Grazie, suor Palmina!

Cara Palmina,

l’unica parola che mi sgorga dal cuore é GRAZIE! E lo faccio a nome di tutti coloro che ti vogliono bene.

Grazie per quello che sei stata e per quello che hai fatto.

Rocca di nome e di fatto, hai mostrato in apparenza una scorza ruvida, ma il tuo cuore è sempre stato generoso, disponibile e attento alle pene che presentava la tua giornata.

La tua vocazione religiosa e’ fiorita dopo aver perso precocemente prima mamma poi papà. Le tue prime missioni si sono svolte nelle scuole materne, dove sei stata guida e mamma per tanti bimbi. Da Alba sei arrivata a Torino prima nella comunità di San Secondo e poi a Santa Monica, inviata con suor Francesca dall’allora vescovo cardinal Pellegrino. Ti sei rimboccata le maniche collaborando con il parroco all’edificazione della chiesa di fratelli e anche a quella di mattoni. Hai seguito con passione le famiglie che visitavi tutte, la catechesi, inizialmente anche la liturgia, ma soprattutto hai condiviso buona parte delle tue energie con i gruppi giovanili che animavi con don Beppe negli incontri di gruppo, in quelli personali, nei campi estivi e nei momenti ricreativi. Tu c’eri sempre! E c’eri per tutti!

Sono tante le esperienze belle e formative che con te abbiamo vissuto, anche quando è nata la Fraternità con la quale si è camminato a lungo.

Poi dal tuo e dal cuore di suor Francesca e don Beppe è nata l’esigenza di un’accoglienza più allargata e solidale che andasse al di là dei confini parrocchiali: insieme avete pensato ad un’associazione che rendesse visibile il desiderio del cuore di accogliere chi arrivava da lontano e aveva bisogno di incontrare persone amiche. È nato prima il centro accoglienza , punto diurno per immigrati e, subito dopo, un’altra forma di accoglienza che avete individuato ascoltando la voce dello Spirito. Da un alloggio, poi due, poi tre ha preso forma Casa Amica che continua oggi anche grazie alle vostre preghiere l’accoglienza a chi a Torino si reca per gravi problemi di salute. In questi alloggi della sofferenza tu hai camminato e affrontato le difficoltà con gli ospiti e hai saputo intrecciare relazioni umane e di profonda amicizia che durano nel tempo. Ci hai sempre incoraggiati a non lasciarci spaventare dalla malattia, ma a metterci in cammino accanto a chi ne è colpito.

Hai regalato tempo, disponibilità, energia ed entusiasmo affinché tutto potesse continuare anche dopo don Beppe, anche dopo suor Francesca, anche dopo te. Ci hai insegnato lo spirito di servizio: nella vostra casa troneggiava all’ingresso la scritta “La Carità non ha ore”.

Non dimenticarci e, insieme agli altri fondatori e ai santi di Casa Amica, continua a pregare per noi e a stimolarci sempre. Dacci la forza e il coraggio di realizzare ciò per cui siamo chiamati “per la maggior gloria di Dio e per il bene del prossimo”.

Buon viaggio Palmina!

Patrizia